Una trama divina by Antonio Spadaro

Una trama divina by Antonio Spadaro

autore:Antonio Spadaro [Spadaro, Antonio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2022-12-12T17:27:03+00:00


EVENTO COSMICO

Il tono è cupo, sordo, basso. Si fa buio. Gesù parla ai suoi discepoli, e parla a lungo. Il suo sguardo si fa visionario e apocalittico: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte». Nel riferirci la parte centrale di questo discorso Marco (13, 24-32) guarda con gli occhi di Gesù. Scrive di una tribolazione. Non sappiamo altro. La storia conosce la distruzione, il dolore. E gli eventi che seguono questa tribolazione comunicano il caos: un universo rovesciato dove il sole è buio, le stelle cadono dal firmamento come si staccassero perché la colla si è seccata. Sole e luna sono un orologio cosmico, che si rompe. Gli astri definiscono l’universo e qui si confondono. Spazio e tempo evaporano. Le potenze celesti perdono il loro senso e il loro ordine. Girano a vuoto inutilmente. Atmosfere alla Francis Danby. I cieli si accartocciano e si spengono rovinosamente. Finisce tutto. Dunque, non può accadere più nulla.

E invece no. «Allora», dice Gesù, accadrà qualcosa. Prosegue: «allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria». Questo allora ha una potenza sconvolgente. Proprio quando tutto è finito, «allora» ecco le nubi far da cavallo al Messia che arriva con potenza e gloria. Cioè con forza di azione, proprio quando le potenze sono sconvolte. E con luce gloriosa, proprio quando le stelle si spengono. Il Signore nella sua piena sovranità interviene nella storia e domina il caos. Il Messia sconvolge il caos. Ma lo fa, appunto, dalle nubi perché la nube è un velo che permette alla luce eccessiva di essere filtrata, e dunque di essere visibile. Altrimenti si resterebbe accecati. L’azione di Dio nella storia è visibile. E che cosa accadrà?

«Allora Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo». La confusione è allietata dal volo di angeli che assicurano un movimento ordinato, potente ma dolce. Le estremità del cielo e della terra si tendono e così i quattro punti cardinali. C’è una forza circolare e centripeta che raduna e raccoglie gli eletti. La venuta del Figlio dell’uomo è evento cosmico, universale, coinvolge ogni cosa. Soprattutto da ogni dove: non ci sono appartenenze esclusive. Le differenze sono raccolte e accolte. La distruzione che minaccia tutto è vinta. C’è apertura a un futuro possibile per tutta l’umanità nella sua diversità.

Quando avverrà tutto questo? Gesù è chiaro: «Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa». Bisogna stare attenti, vigili, capire che accade a questo mondo, interpretare i segni. Per spiegarlo Gesù passa dal cielo al suolo. Chiede, infatti, di pensare a una pianta di fico: «quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina». Dagli sconvolgimenti celesti si passa all’ordine agricolo dei tempi e delle stagioni. Durante l’inverno il fico perde le foglie, mentre i suoi germogli – a differenza del mandorlo che è più precoce – segnano l’arrivo dell’estate.



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